Azienda Agricola Terre Giunchi

Negli oltre 150 ettari di Terre Giunchi convivono in armonia la tradizione e l’innovazione di una famiglia che fin dal lontano 1982 ha saputo trarre dalla terra i frutti migliori, rispettandola. 
Primo produttore ad utilizzare il metodo di agricoltura biologica in tutta la zona, è nel 1997 che Enrico Giunchi allarga i confini dei terreni di famiglia coltivandoli nella maniera più naturale possibile nel rispetto della biodiversità, delle fasi lunari e dei cicli di vita. Il lavoro di Enrico procede nel rispetto per la Natura e con il desiderio di mantenere inviolata l’armonia tra ambiente e uomo.

Rivolgendo lo sguardo alla cantina, si scorge nella parte più alta della collina una vigna del tutto speciale, perché disegna nel terreno un simbolo antico e suggestivo, quello della sezione aurea. Le giovani viti crescono lungo i profili di una grande spirale contornata da raggi convergenti, il riassunto concreto della filosofia aziendale.
Enrico infatti ritrova nell’idea di sezione aurea ciò che per lui significa lavorare a contatto con la Natura. Ascoltando le sue poche genuine parole, si intravede immediatamente la vera nobiltà d’animo di un “contadino”, racchiusa nelle mani forti e nella corporatura robusta.

Una nobiltà che si riflette nei gesti quotidiani e nell’attenzione ai dettagli: scorgere la simmetria in una foglia di vite, la rotondità perfetta in un acino d’uva, il profumo inebriante nella terra appena “rivoltata”. Per Enrico lavorare la terra ogni giorno significa rispettarla e conoscerla con occhi attenti e curiosi, inserendosi con armonia in un continuo circolo di dare e avere. 
Il logo Terre Giunchi racconta proprio questa armonia, riprendendo la forma della sezione aurea. Una spirale in cui convergono la perfezione della Natura e il lavoro sapiente dell’uomo. La promessa che nell’avventura Terre Giunchi i ritmi saranno dettati esclusivamente dalle piante e dall’ambiente, senza alterazioni artificiose.

LA STORIA

La famiglia Giunchi è una famiglia di agricoltori da diverse generazioni. 
Il 20 maggio del 1959 il nonno Angelo, si trasferì nel podere del Marchese Almerici, come mezzadro e nel 1982 Sergio e Lidiana, genitori di Enrico, lo acquistarono. Il lungimirante Marchese fu il primo ad installare impianti di irrigazione in zona collinare e fin dal 1960 iniziò la coltivazione degli ulivi, lasciando in mano ai Giunchi un terreno buono e fertile. 
Fin da subito la famiglia Giunchi si dedica al settore della frutticoltura. Il poco vino era prodotto nella piccola cantina all’interno della casa colonica di famiglia, grazie ai grappoli dello storico vigneto.

Gli anni trascorrono sereni e tranquilli fino a quando nel 1997 Enrico prende in mano la gestione dei terreni proseguendo la tradizione. Subito affitta tre ettari per ampliare gli storici sette e inizia a sperimentare il mestiere dell’agricoltore con curiosità e passione. Innovatore, si interessa al percorso delle fattorie didattiche e inaugura per primo in zona il progetto in casa Giunchi. 
Ben presto la gestione dei terreni passa totalmente in mano ad Enrico, grazie ad un padre dalla mentalità aperta e all’avanguardia che infonde in lui senso di fiducia e responsabilità. In poco tempo inizia a collaborare anche con altri proprietari terrieri come consulente per la gestione dei poderi e lo sviluppo di nuove coltivazioni.

E’ così che Enrico incontra la famiglia Alessandri, affermata nell’imprenditoria locale, ma anche proprietaria di diversi terreni agricoli. Proprio nei terreni degli Alessandri, Enrico sperimenta nel 1998 la produzione del biologico, per poi diffonderla nel resto dell’azienda. Il grande passo arriva nel 2006, quando decide di costruire la cantina di proprietà. Fino ad allora infatti, tutto il vino era prodotto in maniera casalinga.

Nel 2006 nasce così “Altavita”, frutto della collaborazione fra Enrico e la famiglia Alessandri. Un’avventura di grande successo in campo vitivinicolo che prosegue fino al 2015. 
L’esperienza con Altavita lascia un forte imprinting in Enrico, che continua a produrre il proprio vino e a prendersi cura della propria terra, con il desiderio di inaugurare nuovamente, questa volta da solo, un percorso personale in campo vitivinicolo. Non trascorre molto tempo e prende forma con la vendemmia 2015 il progetto “Terre Giunchi”.